Aziende con Tesoreria in Ethereum Sono in Difficoltà | Bitcoinist.com


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I dati rivelano che la maggior parte delle aziende con tesoreria in Ethereum stanno attualmente scambiando al di sotto del loro mNAV, a dimostrazione dell’impatto dell’ultimo crollo del prezzo. Ma cerchiamo di comprendere al meglio la situazione. Tanto per cominciare il termine mNAV sta per “Multiple of Net Asset Value”, ed è un rapporto che confronta il valore dell’azienda sul mercato con il valore delle criptovalute che possiede. Quando un’azienda ha un mNAV maggiore di uno significa sostanzialmente che questa vale più delle sue riserve in crypto, e che gli investitori vedono un modello di business sostenibile e promettente.

Le Aziende con Tesoreria in Ethereum Sono in Difficoltà

In un nuovo thread su X, Charles Edwards, fondatore di Capriole Investments, ha discusso alcune metriche relative alle aziende che detengono Ethereum in tesoreria. Una “treasury firm” è una società quotata che ha adottato un asset digitale come Bitcoin o Ethereum come strategia di riserva.

L’idea è stata resa popolare dalla strategia di Michael Saylor (ex MicroStrategy), che nel 2020 ha scelto di diventare una società con riserva in BTC. Da allora, è cresciuta fino a diventare di gran lunga il più grande detentore aziendale di asset digitali, con un investimento enorme di 47,54 miliardi di dollari.

In passato, le aziende vedevano solo Bitcoin come un asset di riserva praticabile, ma quest’anno si è registrato un aumento dei detentori di ETH, la criptovaluta al secondo posto per capitalizzazione.

La “frenesia” delle aziende verso Ethereum ha raggiunto il picco in agosto, ma da allora il ritmo di crescita ha mostrato un rallentamento, come evidenziato dal grafico condiviso da Edwards.

Acquisti Istituzionali di Ethereum

Dal grafico è chiaro che il tasso di variazione delle tesorerie ETH resta positivo nonostante il rallentamento, suggerendo che le aziende continuano ad accumulare. Ciò significa che, nonostante i recenti deflussi dagli ETF spot, gli acquisti istituzionali restano superiori – anche se di poco – alla crescita dell’offerta della criptovaluta.

Il Modello di Business delle Tesorerie ETH Non Sta Funzionando per Molte Aziende

Come sottolinea l’analista, la maggior parte delle aziende ha un valore mNAV inferiore a 1. Come abbiamo già spiegato, il mNAV è una metrica che confronta la capitalizzazione di mercato di un’azienda con il valore totale dei suoi asset di riserva.
Un valore inferiore a 1 implica che la valutazione della società è inferiore al valore delle sue riserve.

Attualmente, circa il 64,3% delle aziende con tesoreria in Ethereum si trova in questa condizione, ergo il mercato non crede molto nella sostenibilità di queste società. Una sostenibilità resa sempre più precaria in una condizione di difficoltà di ETH.

Edwards spiega:

“Ciò significa che il quadro delle aziende con tesoreria in ETH è molto più debole rispetto a quello di Bitcoin.”

Chiaramente, le tesorerie ETH stanno affrontando pressioni. Ma qualcuna sta vendendo?
I dati suggeriscono che la maggior parte non lo sta facendo, poiché il rapporto netto acquisti/vendite rimane solido.

Sebbene quasi tutti i detentori corporate di Ethereum siano ancora acquirenti netti, il rapporto buy/sell ha iniziato a scendere mentre il prezzo dell’asset sta vivendo un periodo ribassista. Attualmente ETH è scambiato per circa 3.000 dollari, in un mese ha perso circa il 21% del proprio valore.

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