Secondo le ultime indiscrezioni, la società dietro Truth Social, Trump Media & Technology Group (TMTG), starebbe portando avanti una raccolta di quasi 3 miliardi di dollari da investire in crypto, principalmente in Bitcoin. A rivelarlo è il Financial Times, che tratteggia un quadro in cui 1 miliardo di dollari andrebbe recuperato tramite bond convertibili e i restanti 2 miliardi in equity.
TMTG grida alle fake news
La reazione è stata pressoché immediata da Trump Media, che ha risposto a queste indiscrezioni definendo realtà come il Financial Times e Reuters portatrici di fake news.
Interessante notare che al momento, dalla Casa Bianca, non sia arrivato alcun commento a riguardo. Parallelamente, fondi e acquisizioni stanno venendo sondati dalla società con la finalità di addentrarsi nella realtà fintech.
È anche curioso notare come solo nel corso del mese appena concluso, Trump Media abbia firmato un accordo per una nuova linea di prodotti finanziari retail, compresi ETF, da lanciare sul mercato. Una mossa che continua sulla falsariga della visione “America First” portata avanti da Donald Trump.
Cena con profitto
Questa notizia arriva a pochi giorni da una cena molto esclusiva ospitata da Trump presso il proprio golf club vicino a Washington. Ma chi erano i commensali? Quasi 220 fra i principali investitori di $TRUMP, la meme coin nata nel periodo immediatamente precedente all’insediamento di Trump alla Casa Bianca.
Sono ovviamente fioccate polemiche e aspre critiche, i movimenti dei manifestanti hanno protestato con forza, attraverso alcuni slogan taglienti come “No ai Re” e “Stop alla corruzione crypto”. In coda, la senatrice del partito democratico Elizabeth Warren in conferenza stampa ha speso qualche parola sulla cena, definendo l’evento come “un’orgia di corruzione”.
Il conflitto di interessi che collega investimenti personali e conflitto d’interessi è il tema cardine della vicenda, un nodo difficile da sciogliere e che rende più agitate le acque dell’opinione pubblica.
L’ecosistema crypto nella famiglia Trump
Al netto delle dichiarazione, sappiamo bene che la famiglia Trump sia legata a doppio filo con il mercato delle cryptovalute: Eric Trump e Donald Jr sono coinvolti nel nuovo progetto di mining in collaborazione con Hut 8 che prende il nome di American Bitcoin. Inoltre, i membri della famiglia sono presenti e molto attivi negli eventi crypto, tra cui ne figura anche uno proprio questa settimana che vede come speaker e vicepresidente JD Vance.
Attualmente, il memecoin $TRUMP è in fase calante però, scendendo del -19% e arrestandosi, al netto dell’hype post evento, a 12,71$. Diametralmente opposta è la posizione di Bitcoin invece che nell’ultimo mese ha goduto di un rialzo del +15%, arrivando a superare i 109,400$.
Per chiudere
TMTG sembra il vettore scelto da Trump per creare una macchina finanziaria nel mercato crypto da 3 miliardi di dollari. Eppure, questa mossa solleva più dubbi che certezze, tra accuse di conflitto di interessi e corruzione. Il mercato crypto, lo sappiamo, premia gli audaci e sebbene Trump si confermi di nuovo protagonista della scena, questa volta la posta in gioco sembra molto più alta e rischiosa del semplice trading.